Ovvero il centro del mondo,
lo spazio e il suo contro.
Bianca.
A contenerla, perla del mondo,
la notte,
muta.
A farla luce,
punte lucciche gialle,
ancora gialle.
A farla solenne,
il bianco di marmo eterno
che vince l’effimero.
A farla forte,
statue possenti di vita.
A farla danzante,
acque musiche di secoli.
Sola,
brilla.
E i suoi? Cieli inorgogliti.
Sue nuvole immemori.
Attorniata da un tacito consenso
misto a soddisfazione
e compiacimento sordo.
Tutto nell’aria fresca,
ferma,
una.
In un tempo che è tutto il tempo.
E noi?
La sua umanità.
Roma